Ancora una volta mi trovo ad elogiare con grande piacere un neurochirurgo del PTV.
Stavolta e per puro caso non ho fatto la visita di controllo dal mio Prof. di fiducia e sono rimasta piacevolmente colpita dalla grande preparazione, competenza ed umanità del giovanissimo neurochirurgo che mi ha visitata per la prima volta!
Era informato su tutto! Sapeva di Barcellona, di Royo, del Filum terminale, del midollo ancorato, di Bolognese ed il Chiari Institute.
Ha risposto con grande pazienza, chiarezza e disponibilità a tutte le mie domande e mi ha gentilmente illustrato il suo punto di vista sugli argomenti sopramenzionati.
E' stato come parlare con "uno di noi", e vi assicuro che sono uscita da lì con un gran sorriso e con grande speranza per tutti noi.
Sì, speranza, perché è proprio quando incontro persone così che mi viene da pensare che non proprio tutto è perduto e che finché ci saranno elementi così in gamba e pieni di interesse e curiosità anche per le patologie rare e per tutto ciò che concerne la loro materia, noi siamo e saremo in buone mani.
La mia situazione è rimasta invariata, la brutta notizia è che non ci sono stati miglioramenti, ma la bella è che non ci sono stati nemmeno peggioramenti, ed è questo quello che conta.
Tra l'altro credetemi se vi dico che in questo periodo stò affrontando talmente tante difficoltà, tra le quali anche altri probabili problemi di salute, che la Chiari con l'IIH è divenuta l'ultima delle mie preoccupazioni, è come una "bestia" che dorme, russa e disturba questo sì, ma di certo non sarò io a svegliarla, e finché dorme, lasciamola dormire.