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GIORNATA NAZIONALE DELLA MEMORIA DELLE VITTIME DEGLI INFORTUNI SUL LAVORO

Ultimo Aggiornamento: 13/06/2008 12:19
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Post: 118
Città: TARANTO
Età: 66
Sesso: Femminile
13/06/2008 12:15

12 giugno: Prima Giornata Commemorativa delle Morti Bianche a Taranto
www.provincia.ta.it/index.php?selected=0

Una poesia che si commenta da sè, di Almerina Raimondi, indirizzata a tutte le vittime sul lavoro
Per questa poesia le hanno assegnato il Premio Moicarte "Maria Scarcella Padovano"
XVI Concorso internazionale letterario di poesia e narrativa 2006.

IL CIELO RUBATO

Non templi innalzati agli Dei
Ma colonne di fumi
Veleni sputati nel cielo
Civiltà sepolte
Splendori perduti
Identità svendute
Per uno sviluppo mancato
Arrivando non senti il profumo del mare
Non ascolti più la sua voce
Il mare muore e tace
Ma quando Taras si riprende il suo cielo rubato
E splende la luna
Il mare piange i suoi figli ammazzati
Non per amore,come in Medea,ma
Per un pezzo di pane sudato di duro lavoro
Morti bianche non fantasmi
Ma figli, mariti padri, fratelli
Mandati all'inferno senza peccato


www2.csvtaranto.org/associazione12giugno/index.html


Come ben sapete, Taranto ha pagato e paga un tributo notevole in questa guerra permanente e ieri noi tarantini abbiamo pianto i nostri compagni tutti che continuano a morire di lavoro nell’impunità e nell’indifferenza di coloro che si astengono dal fermare questa terribile conta.
Eppure è una vera emergenza oltre che vergogna, come può un Paese civile accettare che avvenga tutto ciò ed in violazione alla Costituzione?

Art. 1
L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro.

La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

Art. 2
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo,
sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

Art. 4
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.

Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, una attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.

Tonia
[Modificato da tonia255 13/06/2008 12:19]
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